CRISTINA COSTARELLI ANP

Cristina Costarelli
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Liceo del Made in Italy:Cosa accade se non ci sono abbastanza
studenti iscritti per formare una classe?
Percorso ad ostacoli per il nuovo istituto.
Ecco che cosa spiega Cristina Costarelli, presidente ANP Lazio
MARCELLO GELARDINI  - 29/02/2024

Dopo la fine delle iscrizioni scolastiche il dibattito si sta concentrando sul neonato liceo del Made in Italy. Gli ultimi dati parlano di 420 studenti che lo hanno scelto su scala nazionale. Ma, normativa alla mano, per alcuni di loro potrebbe essere necessario ripiegare su un altro corso di studi. Perché non è così scontato che riusciranno a frequentarlo. Visto che le loro iscrizioni si sono distribuite su 92 istituti: una media di 4,5 studenti per scuola.
Liceo del Made in Italy: si parte oppure no?
Un dato che, peraltro, ha innescato clamorose dinamiche, come quella avviata da un dirigente scolastico della provincia di Crema che, volendo accontentare l’unico ragazzo candidato per il liceo del Made in Italy, ha annunciato che, come extrema ratio, avrebbe proceduto a un sorteggio per spostare forzatamente gli iscritti al liceo Economico-sociale, indirizzo “gemello” del nuovo percorso, in modo tale da attivare il nuovo liceo nonostante la quasi totale assenza di adesioni. Scatenando ovvie polemiche, che hanno portato a un rapido dietrofront, o perlomeno a una migliore specifica delle intenzioni: il liceo del Made in Italy non sarebbe partito se non con le necessarie, volontarie, adesioni.
Ma il problema esiste eccome. Come dovrebbero comportarsi le scuole in assenza di un numero minimo di studenti? Per fare un po’ di chiarezza, il portale Skuola.net ha raccolto il punto di vista di un rappresentante dei presidi: Cristina Costarelli, dirigente scolastico del Liceo Newton di Roma e Presidente dell’Associazione Presidi del Lazio.
C'è il rischio che l'episodio di Crema, con la pressoché totale assenza di iscritti al percorso Made In Italy, non sia un caso isolato?
«Il liceo del Made in Italy è un indirizzo molto nuovo. Dal mio punto di vista era quasi scontato che le iscrizioni non sarebbero state tante. Quindi situazioni analoghe a quella verificatisi a Crema potrebbero esserci anche in altre parti d’Italia».
Molti, a questo punto, temono che non si riescano ad attivare i percorsi: esiste un numero minimo di studenti per partire con una prima classe delle superiori?
«Sicuramente esiste ed è fissato dal Dpr n.81 del 2009. Per tutte le prime classi della scuola superiore è di 27 studenti, a meno che non ci siano casi di disabilità, che possono farlo scendere fino a 20. Ovviamente molto dipende dalle situazioni, perché se in una scuola si dovesse formare una sola classe, anche fino a 20 è possibile partire. Un po’ di tolleranza c’è».
Cosa succede se non si arriva al numero sufficiente di studenti necessario per attivare un indirizzo di studio?
«Il dirigente non può attivare la classe. Quello che, però, può e deve fare è cercare, in accordo con gli uffici scolastici territoriali, delle possibilità di iscrizione degli alunni all'indirizzo richiesto. Qualora questo proprio non fosse possibile, come nel caso degli indirizzi che hanno poche iscrizioni, si potrebbe arrivare alla necessità di dover chiedere ai genitori di questi studenti di fare una scelta diversa. Però il primo passaggio che si che si fa è quello di cercare un'altra possibilità di iscrizione nelle scuole vicine o comunque raggiungibili».
Il liceo del Made in Italy, dati alla mano, dovrebbe rientrare proprio nella casistica più difficile da gestire. Cosa potrebbe accadere a questi studenti?
«Una delle possibili soluzioni, visto che questo percorso è stato chiesto soprattutto da scuole che hanno attivo il liceo economico-sociale, potrebbe essere quella di convincere quei pochi iscritti al liceo del Made in Italy a convergere sulla sezione parallela dell’economico sociale. Oppure, qualora quest’ultimo non fosse presente, di rivolgersi ad altre scuole con l’economico-sociale. Anche se per valutare la cosa migliore da fare bisognerebbe conoscere le singole realtà».
La possibilità di un sorteggio, come si è parlato per la scuola di Crema, è plausibile?
«Il sorteggio è anch'esso un'ultima ratio, successiva ad altri criteri. E comunque non dovrebbe intervenire quando c'è un discorso di non raggiungimento del numero minimo. In questo caso, infatti, tutti devono essere smistati. Il sorteggio è uno degli ultimi criteri a cui si ricorre, invece, nei casi in cui c'è possibilità di accoglimento per alcuni e non per tutti.
Ad esempio, nella mia scuola quest’anno abbiamo avuto una cinquantina di esuberi per il liceo scientifico opzione scienze applicate; ma avevamo fissato, a priori, una serie di criteri di selezione basati sulla residenza, sulla presenza di fratelli, sulla disabilità, ecc. In caso di pari punteggio, inoltre, c'è un ulteriore criterio che è l'ordine decrescente di data di nascita. E solo in caso di ennesima parità di punteggio si procede al sorteggio».


COME ORIENTARSI NELLA SCELTA
DELLE SCUOLE SUPERIORI?
di Capital Web

Ospite al TG Zero Cristina Costarelli, dirigente Scolastico del liceo scientifico Newton di Roma e presidente dell’ANP (Associazione Nazionale Presidi), sezione del Lazio. Sono aperte fino al 10 febbraio le iscrizioni alle scuole superiori, i consigli della preside agli studenti su come orientarsi nella scelta.
Sono giorni molto importanti per tutti i ragazzi e le ragazze che stanno frequentando la terza media poiché si sono aperte le iscrizioni alla scuola superiore che potranno essere effettuate entro le 20.00 del 10 febbraio.Le modalità di presentazione delle domande variano a seconda del livello scolastico. Per le classi prime della scuola primaria, secondaria di primo e secondo grado, oltre che per i percorsi di istruzione e formazione professionale, la modalità digitale è valida. Per effettuare le iscrizioni online, è necessario utilizzare le credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), CIE (Carta di identità elettronica) o eIDAS (electronic IDentification Authentication and Signature) e utilizzare la piattaforma Unica del MIM.È un grande momento in cui i ragazzi e i genitori si chiedono quale scelta fare e come regolarsi, la Preside Cristina Costarelli ha dato dei consigli utili sull’orientamento parlando con Mary Cacciola ed Edoardo Buffoni.

IL PRIMO PASSAGGIO DA FARE PER UN GIUSTO ORIENTAMENTO“
Sicuramente conta la propensione di ogni studente verso una o più materie. Il primo passaggio è capire quali sono le potenzialità di ognuno di loro. Non è necessariamente quello che piace fare, qualche volta ci piace anche fare delle cose per le quali non siamo portati. L’importante è capire quali sono i punti di forza di ognuno di noi e soprattutto liberarsi da alcuni condizionamenti che spesso possono arrivare dai compagni preferiti, l’amico del cuore che sceglie di andare in una scuola e per seguirlo si fa una scelta sbagliata e, qualche volta, anche i genitori dovrebbero fare un passo indietro. Vedo tutti gli anni tanti e tanti ragazzi che non sono nella scuola giusta perché magari c’è stata una spinta forte, un’aspettativa da parte dei genitori, che però non corrispondeva alle propensioni dei ragazzi. Prima cosa: conoscere sé stessi.”
 
IL CONSIGLIO ORIENTATIVO DEGLI INSEGNANTI
“Gli insegnanti delle medie che hanno seguito per 3 anni il percorso delle ragazze e dei ragazzi danno il cosiddetto consiglio orientativo, che è sicuramente da ascoltare e non necessariamente da seguire. I professori a volte colgono aspetti che i genitori non riescono a vedere, piccole sfaccettature di alcune propensioni.”
GLI ISTITUTI TECNICI
“In Italia siamo fortemente condizionati dal pregiudizio che l’unica scuola buona sia il liceo. Dovremmo lasciar perdere questo stereotipo, ci sono moltissime scuole belle e valide fra gli istituti tecnici e professionali che danno tanti sbocchi concreti a quei ragazzi che magari non hanno la propensione a uno studio teorico. E comunque si può arrivare a fare l’università.”
 
DOPO LA SCELTA È DIFFICILE CAMBIARE“È da tenere in considerazione il fatto che dopo aver scelto si può sempre cambiare, però ci metto del realismo: diventa difficile. È un’esperienza che vivo tutti gli anni, soprattutto perché le prime classi delle scuole superiori sono molto numerose, quindi si va incontro, nel tentativo di cambiare per il secondo anno, al non trovare posto. Nel nostro sistema prevediamo il ri-orientamento e quando è possibile lo perseguiamo ma, se è possibile, è meglio evitare di sbagliare.”
Radio Capital 26/01/2024
CRISTINA COSTARELLI


Nata a Roma il 20 luglio del 1971, posso affermare che la mia è una vita nella scuola e per la scuola: entrata direttamente in ruolo nel 1991, tramite pubblico concorso, sono Dirigente Scolastico dal 2014, con 5 anni di esperienza nell’IC Levi Montalcini di Roma (di cui uno in reggenza) ed ora al terzo anno di incarico presso il liceo scientifico Newton di Roma: l’esperienza maturata copre la massima ampiezza del percorso scolastico, dall’infanzia alle superiori, sempre in servizio nella scuola dal 1991. Come dirigente del liceo Newton ho avviato, al secondo anno di incarico, la realizzazione del modello DADA (Didattica per Ambienti Di Apprendimento), aprendo un percorso di forte innovazione.
Dal febbraio 2018 svolgo l’incarico di vicepresidente della sezione ANP Roma; all’interno delle sezioni di Roma e del Lazio gestisco il Comitato di formazione, mi occupo della relazioni sindacali nel tavolo di contrattazione con l’USR Lazio, seguo i rapporti con gli enti locali: Comune, Città Metropolitana di Roma Capitale e Regione Lazio. Con il team di ANP Roma e Lazio ho guidato l’organizzazione di importanti convegni, stabilendo e curando contatti con Università, associazioni culturali, intellettuali e giornalisti: uno dei più significativi è stato, nel 2019 il convegno “Innovare l’insegnamento, superare le barriere”, in collaborazione con il Centro Erickson e l’Ambasciata di Finlandia. Quotidianamente svolgo attività di consulenza ai soci.
Dal 2018 sono impegnata in attività di formazione per Dirscuola, Anp Roma e Lazio, Eni Scuola (percorso di formazione sulla Didattica per Competenze, per la scuola secondaria e per la primaria).
A ciò si aggiunge la pubblicazione di articoli in riviste del settore scolastico e numerose azioni comunicative attraverso organi di informazione quali testate giornalistiche e canali radio e televisivi nazionali.
Come formazione personale, oltre ad aver conseguito la laurea in filosofia, sono diplomata in pianoforte al Conservatorio di Santa Cecilia, con la ripresa dell’attività esecutiva proprio nell’ultimo anno.
CRISTINA COSTARELLI
info@cristinacostarelli.com
cristina.costarelli.anp@gmail.com

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